di Archangel
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L’antica città di El’Quebbar è situata nei profondi recessi del deserto del sud, in una zona piuttosto pericolosa, e anche la città stessa non è un luogo troppo pacifico, pertanto la sua visita è consigliabile a chi ha una buona esperienza d’avventure, ed è pronto a tutto…

1) POLITICA
La città di El’Quebbar è un sultanato, governato con il pugno di ferro; a ogni ora del giorno e della notte guardie di ronda sono nella città per impedire disordini di ogni genere, e le guardie stesse sono particolarmente “zelanti” nell’affrontare gli stranieri e le possibili “minacce”.

2) RELIGIONE
Il culto corrente è quello di Allah, cui è dedicata una via e la grande moschea. I ministri di culto sono piuttosto gelosi delle loro conoscenze religiose, e le tengono celate, arrivando a divenire violenti nei confronti di chi non ritengano degni di mettere piede nei loro sacri luoghi, o che solo sospettino aver commesso sacrilegi di chissà  quale tipo.  Parallelamente al culto pubblico, vi è anche una venerazione particolare per gli elementi incarnati, una religione ancor più temibile e nascosta di quella “pubblica”.

3) CLIMA
Immersa nel deserto, El’Quebbar ne condivide il torrido clima, di giorno, e le fredde notti. Le alte mura della città, tuttavia, la preservano dalle tempeste di sabbia che si possono scatenare all’intorno.

4) ARTE
Nella gran parte della città l’arte si può esprimere ben poco, comparendo in minima parte nella decorazione delle case private dei più facoltosi. Per converso, la reggia del sultano è ricca di ostentazioni di ricchezza, quadri, drappeggi… anche se è un tipo di arte piuttosto inquietante e oscura, probabilmente dovuta alla natura dello stesso Sultano.

5) ARCHITETTURA
La città presenta una struttura abbastanza semplice, con poche strade diritte ai cui lati sono allineate basse case bianche; adorne di variopinte tende che ombreggiano le vie, riparandole dal sole cocente; non mancano anche viottoli secondari, più stretti e in ombra, che permettono di raggiungere alcune parti della città stessa in tempi più brevi. Nella porzione più settentrionale, le grandi terme con il loro bagno turco, mantengono la struttura del resto della città, con uno stile semplice sobrio e funzionale. Impressionante per l’imponenza, il palazzo del sultano si trova nel settore occidentale della città: oltre i massicci cancelli si apre un chiosco incredibilmente imponente, retto da colonne scolpite; due alte torri si levano su entrambi i lati del castello. All’interno delle torri si trovano le stanze
dei suoi abitanti, e si cela anche un inquietante segreto, sulla natura stessa del Sultano e dei suoi discendenti.
Nel cuore stesso della città sorge la grande moschea. A ogni ora del giorno, numerosi fedeli vanno e vengono dalle navate marmoree per offrire le loro preghiere e i doni di ringraziamento, apparentemente incuranti dei visitatori, che possono comunque osservare i colonnati slanciati, i minareti, e lo splendido altare. Quest’ultimo manufatto è di incredibile bellezza, e ha un fascino quasi ipnotico, il che suggerisce l’impiego di arti arcane nella sua costruzione.
Infine, dalla moschea, si diparte un intreccio nascosto di cunicoli antichi, ricavati nella sabbia e che conducono a misteri legati alla religione elementare. Profanare quei luoghi nascosti può essere molto pericoloso, per la natura sacrilega che viene associata a un tale atto.

6) STRADE E COLLEGAMENTI
Unico collegamento per raggiungere El’Quebbar è dato dal deserto, dove oltre al caldo torrido sono in agguato predoni, vermi delle sabbie e pericoli minori… portatevi una borraccia… e una bussola…
Uno dei luoghi noti più vicini a El’Quebbar è la piramide di Cynidicea, che si trova approssimativamente a nordovest rispetto alla città; nonostante la distanza relativamente breve fra questi due luoghi, la vista in linea d’aria è preclusa perché, per una bizzarria climatica, fra i due luoghi vi è una duna, la più alta del deserto intero, che non viene spostata dal vento, come normalmente avviene con questi ammassi di sabbia.

7) GEOGRAFIA
Immersa come si trova nel deserto, El’Quebbar è priva di altri riferimenti geografici; il grande mare di sabbia si stende a perdita d’occhio, circondando, proteggendo e, al contempo, imprigionando quasi la città nel suo isolamento. Tuttavia, la presenza dei bagni termali fa presupporre la presenza di una sorgente, intorno alla quale si è sviluppata, in tempi ormai remoti, l’intera città.

8) TURISMO
Normalmente poco frequentata, la città di El’Quebbar offre ai turisti ben poche possibilità di riportare seco dei ricordi del viaggio. Di per se stessa la città è caratteristica, per le sue caratteristiche e per i profumi di spezie e incensi che qui vengono miscelati in un modo unico, e girare per la città consente di osservare inusuali trattenimenti, come incantatori di serpenti, o di concedersi una pausa nelle terme, godendo della sauna o dei massaggi offerti nelle sue sale…

9) INFORMAZIONI VARIE
Gli avventurieri incauti dovranno prestare attenzione, visitando El’Quebbar. La popolazione, e soprattutto le guardie e i membri dell’ordine religioso, possono essere avversari letali, e oltre a ciò anche il solo raggiungere il luogo può non essere impresa facile, se non si è preparati ad affrontare le asperità del deserto. Visitare il palazzo e i cunicoli segreti sotto la moschea, invece, è consigliato soltanto a eroi che abbiano raggiunto almeno una buona capacità di offesa e difesa, per poter sopravvivere ai pericoli che vi sono celati.