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Patch 2.90

A_Patch_2.90

E’ finalmente online la tanto attesa nuova patch !

Potrete leggere qui le patch notes dettagliate.

Vi lascio al preambolo rpg scritto da Archie per introdurre la patch !

 

 

Agli occhi di Archie, il Mago era sempre più una figura distante, difficile da comprendere.
Negli ultimi anni le comunicazioni con lui erano ridotte a poche, stringate lettere scambiate
tramite il servizio postale di Allania, l’unico in grado di recapitare corrispondenza dai
piani esterni – ma anche le lettere contenevano poco più di accenni ed indizi sulle sue
attività, ed una chiara volontà di non spiegare più dello stretto necessario. Erano più
una forma di cortesia da parte di Kryo che non una reale volontà di comunicare.
Tutte simili tra loro. Un saluto, un breve aggiornamento, una rassicurazione, un resoconto
dei piani attraversati, qualche parola su Sigil e su come sia il posto incredibile che è.
Tutte tranne l’ultima.
Il Ranger prese di nuovo in mano la sottile pergamena, scorrendo il breve testo con gli occhi.
“Ho necessità di incontrarti.
Domani, presso il Santuario di Mielikki costeggiato dal fiume Rhowyn,
tre ore dopo il tramonto. Ti spiegherò tutto quanto a voce.”
Cinque secondi allo scoccare della terza ora. Quattro. Tre. Due.
Buio. La spiaggia del Santuario di Mielikki era improvvisamente vuota.
“Sarebbe stato troppo rischioso trascinarti via nel bel mezzo di Alma, e sarebbe servita
troppa energia per farlo non essendo certi della tua posizione. Perdonerai i metodi bruschi”.
Archie aprì gli occhi, cercando l’Elfo Dorato con lo sguardo, ancora scombussolato dal viaggio
inaspettato. “Dove siamo?” sussurrò piano, alzandosi in piedi con la dovuta cautela. Nessuna
traccia, ma la voce del mago sembrava vicina.
“In viaggio verso Alma Civitas, Archie. Benvenuto nell’Accademia Astrale.”
“Uh” aggiunse il Ranger, muovendosi lentamente verso l’unica finestra della stanza.
Oltre il vetro rinforzato, il piano Astrale turbinava vorticosamente, infastidito dal movimento
rapidissimo dell’edificio attraverso la sua trama. Archie appoggiò una mano al vetro, tiepido
per l’influenza dell’energia esterna, restando in silenzio ad osservare. Intere realtà apparivano
e scomparivano costantemente dinnanzi ai suoi occhi, alcune familiari, altre sconosciute.
“E quindi dimmi, Kryo. Stiamo andando verso Alma. Che bisogno c’era di trasportarmi qui?”
Una porta si materializzò lentamente sul muro di fianco ad Archie, per aprirsi subito dopo.
Il Mago… o meglio, infinite immagini del Mago, ognuna in uno stato di realtà differente,
entrarono nella stanza, colmandola quasi per intero. “Non potevo rischiare che mi impedissi
di arrivare ad Alma Civitas. Qui non sei altrettanto potente” – intonarono le voci in un
coro assordante, mentre le immagini, lentamente, si condensavano in una soltanto, che prendeva caratteristiche differenti di secondo in secondo.
Il Ranger sollevò le spalle, “Non ne avevo alcuna intenzione”.
“Mi fa piacere che questa non sia una di quelle realtà” sorrise il Mago, ora unico agli occhi
di Archie. La sua versione completa vestiva un azzurro elegante, decorato di bianco e d’argento,
uno stacco netto rispetto al solito blu e nero. Eppure, per qualche motivo, era meno rassicurante.
“E quando arriviamo?”
“Domani” – sospirò Kryo – “E’ molto più tardi di quanto volessi. Ma ci sono stati alcuni imprevisti.
Vieni adesso, prendi un camice da Magister dall’armadio e accompagnami, ho molte cose di cui parlarti”
Archie prese il camice. La taglia era perfetta, i colori anche. “Beh sì, è una vita che non ci vediamo”.
“Almeno dodici, Archie. Almeno dodici.”