di Selene
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La Foresta degli Eucalipti, chiamata anche “Terra a testa in giù”, è controllata da due gruppi in guerra tra loro: gli Aborigeni e i Roo. I primi sono pacifici nei confronti dei visitatori, i secondi, invece, sono molto gelosi della loro terra e le sentinelle fanno il loro dovere nei confronti degli stranieri. Bisogna prestare la dovuta attenzione a molti membri del popolo dei Roo, che recentemente sono stati sfiorati dal tocco degli Dei, ricevendo piu’ forza e piu’ ricchezze.

1) POLITICA
Come già detto, la zona è governata da due popolazioni autoctone in lotta tra loro: a sudovest della Foresta degli Ecuaclipi vivono gli Aborigeni, a sudest i Roo.
Gli Aborigeni sono guidati dal loro Capo, un uomo saggio e competente che si sente giustificato nella guerra contro i Roo dai cosigli dispensati dallo Sciamano del Villaggo. Questi crede veramente che gli Dei disprezzino i nemici di sempre e considera la guerra con di loro una guerra Santa che puo’ solo finire con la distruzione totale dei nemici. Fin da piccoli, gli Aborigeni vengono addestrati al combattimento, ma la ferocia nella politica estera pare essere riservata solamente ai vicini.
La zona ad est del Fiume Eucalipto, invece, è abitata dai Roo, guidati dalla loro Regina. Pare che il giovane principe abbia qualche problema psichiatrico e che viva in una camera tutta imbottita, quindi viene naturale chiedersi chi sarà il successore alla guida di questo popolo bellicoso. I piani per gli assalti contro gli Aborigeni sono gestiti dal Capitano, che può contare su un ingente numero di sentinelle e guerrieri.

2) RELIGIONE
Nella Fortezza Roo non si trova traccia di alcun culto religioso ben definito, mentre nel Villaggio degli Aborigeni è presente un Altare, anche se non si capisce esattamente a che dio sia dedicato. Lo Sciamano Aborigeno, con i suoi accoliti, sembra essere preso in grande considerazione dal Capo del villaggio per i suoi preziosi consigli.

3) CLIMA
Il clima nella Foresta degli Eucalipti, teoricamente mite, è influenzato moltissimo dal fiume che vi scorre nel mezzo: l’umidità nella zona è sopra la media rispetto alla vicina Talonia e spesso l’acqua rende il terreno così sdrucciolevole che è facile scivolare. Grazie alla facilità d’irrigare, ad ogni modo, il clima è favorevole all’agricoltura, specie a nord del villaggio degli Aborigeni.

4) ARTE
Non si può certo dire che la rozza Fortezza dei Roo e il piccolo Villaggio degli Aborigeni siano famosi per le opere d’arte, ma un osservatore attento potrà godere di alcuni piccoli particolari davvero folkloristici.
Nella zona dei Roo, si possono ammirare degli artistici decori nelle camere reali e notare come questo popolo si sia prodigato nell’impreziosire gli oggetti di proprietà dei suoi rengnanti: il bastone di bambù della Regina è finemente intarsiato (attenzione alla maledizione che incombe su chiunque provi a toccarlo) e, sempre in omaggio alla Sovrana, sono state decorate le chiavi in suo possesso. Per di più alla Libreria della Fortezza si possono consultare moltissimi libri e tomi antichi sulla Storia e la Magia dei Roo, sebbene l’arte letteraria di questa popolazione non sia del tutto comprensibile.
Gli Aborigeni, dal canto loro, sono degli ottimi arigiani: l’abilità che dimostrano nel conciare la pelle (generalmente quella dei loro nemici) non ha pari e l’Anziano pare sia in grado di forgiare oggetti magici. Certamente è possibile considerare l’artigianato locale come una forma d’arte, seppur primitiva.

5) ARCHITETTURA
Architettonicamente parlando, la Rocca degli Aborigeni non è altro che un villaggio cinto da mura. Gli edifici civili sono abbastanza grandi da poter contenere più di una famiglia, ma il loro stile è decisamente primitivo; per il resto il villaggio si compone di capanne non troppo diverse tra loro. Interessante notare come questo popolo abbia costruito un canile per i Dingo, che pare essere molto simile alla gabbia usata per tenere i prigionieri Roo.
La Fortezza dei Roo non è molto lunga e per questo sembra ben difendibile. Si compone di due corridoi perpendicolari, il primo, in direzione nord-sud, di entrata nel cuore della fortezza e il secondo, in direzione est-ovest, di distribuzione per le varie ali della costruzione. La divisione tra l’ala riservata alle persone comuni (ad ovest) e quella per le personalità più importanti (ad est) è chiaramente delineata, come anche la separazione delle camere reali dal resto del complesso.

6) STRADE
L’unico modo per giungere a piedi alla Foresta degli Eucalipti pare essere il piccolo e umido passaggio sotto il fiume poco oltre le porte meridionali di Talonia. Si giunge così all’Entrata della Terra a Testa in Giù e la distinzione delle aree di competenza dei due popoli autoctoni pare delinearsi già qui: tra gli alberi sono stati segnati due sentieri, uno che si dirige ad ovest dagli Aborigeni ed uno ad est per la Forezza Roo.
I mezzi magici possono aiutare a raggiungere più in fretta questa zona: i fedeli servitori della natura possono chiedere alle piante d’essere trasportati poco più a nord dell’entrata del Villaggio Aborigeno, mentre i viaggiatori astrali possono raggiungere la cima della grande collina della Foresta (più in prossimità della Fortezza Roo) attraversando lo specchio verde scuro.

7) GEOGRAFIA
La Foresta degli Eucalipti si estende per l’intero territorio di Roo ed Aborigeni ed è bagnata dall’omonimo fiume che l’attraversa. L’unico “rilievo” degno di nota è la grande collina a nord est della foresta, da cui si gode un’ottimo panorama della zona. Chi vuole recarsi sulla cima o chi vi giunge dopo un viaggio astrale deve ricordarsi della scivolosità del terreno: spesso ruzzolando giù dalla collina si perde il senso dell’orientamento tra quegli alberi tutti uguali…
7.2) Fiumi
Il Fiume Eucalipto sembra essere un affluente del fiume El’Azahred che scorre a sud di Talonia. Il congiungimento dovrebbe avvenire proprio nel luogo in cui ci si capovolge (per essere poi allineati con la Terra a Testa in Giù).
L’Eucalipto scorre quindi verso sud lungo la foresta per poi curvare violentemente fino al muro occidentale della Fortezza Roo. Da questo punto il corso d’acqua pare proseguire per molte miglia verso sud, ma nessuno è mai riuscito a raggiungere la sua foce.
L’unico guado su questo fiume è popolato da coccodrilli feroci, se non si vuole trovarsi a combattere con loro è consigliabile attraversare il fiume con un incantesimo di volo o con qualche altro mezzo.
7.5)Boschi e Foreste
Moltissimi alberi di eucalipto hanno messo radici in questa zona, tanti da dare il nome alla Foresta; passeggiando in questa zona si può godere ovunque del particolare odore che emanano. Alcuni di essi pare siano capaci di rispondere agli attacchi dei vandali che osano disturbarli e ne esistono altri così grandi da poter sostenere un’intera tribù tra i loro rami.
In effetti in cima ad essi si trovano spesso famigliole di Koala che vivono proprio grazie alle foglie di eucalipto, loro unica fonte di sostentamento.

8) TURISMO
Sono principalmente due gli scopi che inducono dei piccoli gruppi a visitare il territorio dei Roo e degli Aborigeni: il combattimento e la ricchezza.
Gruppi di avventurieri già di una certa abilità partono spesso con l’intenzione di sfidare il Diavolo della Tasmania, una terribile bestia che è stata catturata dai Roo perdendo parecchi guerrieri. Pare sia imprevedibile e attacchi ogni cosa che annusa e che abbia i sensi così acuti da poter capire quando si avvicina qualcuno (invisibile o no). Questo essere si trova ben chiuso dentro ad una grande gabbia all’entrata della Fortezza.
L’altro motivo di interesse è la possibilità di reperire delle pietre preziose tra gli averi delle personalità più importanti o conosciute della zona, che tuttavia le difendono con una forza da non sottovalutare.

9) INFORMAZIONI VARIE
Le creazioni più ricercate del Conciatore Aborigeno sono certamente le Maniche e la Cintura in pelle di Roo. Pare che le prima riescano a donare possanza a chi le indossi e che la seconda renda immuni ai più comuni veleni; per questo motivo sono degli oggetti molto ricercati tra gli avventurieri più giovani.
Al contrario della situazione attuale, un tempo bastava prestare la dovuta attenzione ai corpi speciali (di entrambe le fazioni), ai pochi animali presenti nella foresta e sul suo fiume e alle bestie rinchiuse nelle roccaforti delle due popolazioni, per rendere la visita di questa zona di un piacevole diversivo.