di Mestinon
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E’ una zona affrontabile da piccoli gruppetti di avventurieri di medio livello o da avventurieri solitari con un discreto bagaglio d’esperienza e ben equipaggiati.

1) Politica
Nonostante che la possente fortezza della V legione si erga maestosa appena ad ovest dell’angusto accesso di questa valle dimenticata, nessun tipo controllo è attuato dall’impero in questa zona, forse a causa della sua inaccessibilità. Essa è abitata quasi esclusivamente dall’etnia dei Giganti di Montagna, che hanno una loro grossolana organizzazione interna che ricordano più i rapporti gerarchici che intercorrono all’interno di un branco, che non le facoltà intellettive di umanoidi più o meno evoluti. Il capo pare essere pertanto scelto sulla base della sua superiorità fisica nei confronti degli altri. Occorre tenere ben presente che queste rozze creature sono di indole essenzialmente malvagia, e mal tollerano le intrusioni nel loro territorio.

2) Religione
Questi giganti paiono adorare una potente e misteriosa creatura, che forse è rintanata in uno dei più alti picchi della catena montuosa che circonda la valle. Pare che essi temano tremendamente la potenza della loro divinità, tanto da dedicarle crudeli e selvaggi riti sacrificali.

3) Clima
L’aria gelida di questo altopiano e delle vette circostanti giustifica la presenza di ghiacciai e nevi perenni.

4) Arte
L’unico monumento esistente è uno strano obelisco che si erge al centro della piazza principale del villaggio, da osservare con attenzione per la presenza di curiosi particolari.

5) Architettura
Non si può parlare di architettura, in quanto la fattura delle seppur smisurate ma grossolane capanne del villaggio, alcune addirittura erette con semplici giunchi, riflette la trivialità dei loro inquilini. Anche la struttura del villaggio denuncia una semplicità nel progettare, con le capanne minori quasi a far da scudo ad una ancora più enorme, la residenza del capo. Occorre inoltre riflettere sul fatto che una importante minoranza di questo popolo non possiede neanche l’ingegno per edificare costruzioni seppur così elementari, e vive rintanate nelle numerose grotte naturali che circondano la vallata.

6) Strade e Collegamenti
Nell’accingersi ad esplorare quest’area, è indispensabile premunirsi di un’affidabile bussola. Infatti, benché i giganti abbiano provveduto, ora a scavare delle imponenti scanalature nella roccia, ora a ricavarne degli stretti ed infidi sentieri, per facilitarsi negli spostamenti, la natura della zona di alta montagna rende facilissimo perdere l’orientamento, e grossi sforzi devono essere poi compiuti per ritrovare la giusta via. L’accesso alla vallata è determinato da un tortuoso sentiero facilmente reperibile, in quanto inizia in prossimità di un gigantesco ed inconfondibile albero incantato (che è tra l’altro ubicato nelle vicinanze della fermata del Servizio degli Aviani Elfici), e prosegue o a sud-est, verso le miniere dei giganti, che evidentemente devono custodire preziosi minerali, o a nord-est, accedendo all’altopiano ed al villaggio vero e proprio. Ancora a nord da esso, una intricata stradina permette di arrampicarsi lungo la parete più alta della vallata, dando modo di esplorare le grotte, o spingersi ancora più in alto fino alle vette perennemente innevate. Gli esploratori più attenti, troveranno da queste parti un misterioso passaggio che obbliga a scivolare da quelle altissime vette fin nelle profondità delle viscere della terra. In quel sottosuolo dove la speranza sembra perdersi e l’oscurità incute un ancestrale terrore, i cunicoli naturali sono stati collegati tra loro da alcuni antichissimi esploratori, che, evidentemente, sentendosi ormai perduti, hanno cominciato con la forza della disperazione a scavare a casaccio in tutte le direzioni, creando una dedalica rete di stanze, successivamente denominata il Labirinto della Morte. Infatti, essa è la tana di svariati tipi di creature, alcune delle quali davvero molto pericolose, ed, a conferma di ciò, tutta la zona è cosparsa da ossa e crani umani, creando una sensazione di agghiacciante ammonimento. Per quanto possa sembrare incredibile, i sopravvissuti riuscirono a creare una via di fuga verso sud, e i pochi valorosi che la troveranno, verranno ricompensati dal ritrovarsi nel rassicurante e confortante cuore dell’Impero.

7) Geografia
La valle dei giganti è incastonata nell’imponente massiccio di Alpes Oppidum, a Nord di Alma Civitas, ad essa collegato dalla maestosa Via Flaminia. E’ pertanto isolata dalle alte vette che la circondano, se non per quella via di accesso di cui si parlava prima, e che è prossima alla fortezza della V legione, alla Città di Orshingal (più a nord) ed alla Rocca dei Nani (più a ovest). Un incantevole torrente origina dalle gigantesche e spettacolari grotte, e la purezza delle sue acque cristalline invita a soffermarsi ad ammirarle. La vegetazione scarseggia a causa dell’altitudine.

8) Turismo
La contemplazione della solennità di questa natura incontaminata, ripagherebbe già da sola lo sforzo del viaggio. In particolare, dal punto più elevato della barriera settentrionale, si gode un imperdibile panorama mozzafiato. Ma non è certo questo il motivo che spinge gli avventurieri a percorrere queste terre. Sorprendentemente, ed a dispetto delle loro abitudini primitive, questi giganti sono in possesso di inaspettati e preziosi oggetti, taluni dotati addirittura di capacità magiche non trascurabili, che si rivelano utilissimi ai più. Come i giganti riescano a procurarsi tali oggetti resta un mistero, a meno che la misteriosa creatura da loro venerata e temuta non li ripaghi in questo modo per i riti sacrificali. Inoltre, sono in possesso di cospicui tesori, che evidentemente ricavano dalle ricche miniere, vista anche la tenacia e la determinazione con cui le difendono dagli intrusi.

9) Informazioni Varie
Si consiglia di equipaggiarsi adeguatamente, e di munirsi di scorte di cibo e acqua prima di avventurarsi da queste parti. Gli stessi indigeni sono costretti ad accumularne in gran quantità, per far fronte alla stagione fredda, quando la temperatura diventa veramente insopportabile ed essi stessi sono impossibilitati ad intraprendere battute di caccia. Ovviamente, oltre all’inesistenza di possibilità di ristorazione, non ne esistono neanche di pernottamento.

[notice]Titolo originale: “VALLE DEI GIGANTI e LABIRINTO DELLA MORTE”[/notice]