Ricordando ... Arcadia!
Inviato: ven ago 16, 2013 1:06 am
E' stata una lunga notte e difficilmente si ha voglia dormire quando le emozioni ti si scaraventano addosso, lasciando il fisico esausto, ma la mente iperattiva...
E cosi' eccomi qua dinnanzi all'ostessa a rigirare tra le mani questa bevanda calda, i cui colori variano da un giallo paglierino ad un ocra dorato e l'aroma non lascia alcun dubbio all'immaginazione.
L'unico cliente della Locanda e' Durfey, mi guarda e mi da' una pacca sulla spalla.
'Ehi Amberle...a che pensi?'
Mi ritrovo a narrare...
Ad un tratto davanti ai tuoi occhi vedi sbocciare sospesa a mezz'aria una splendida Rosa...
l'aspetto è Etereo come fosse forgiato in una terra di Sogni realizzati...
Non appena raggiunge il massimo splendore la Rosa svanisce così come era apparsa...
nella tua mente per un attimo ti è sembrato di aver visto le verdi Terre di Arcadia...
Tuttavia ti viene il dubbio che possa essere stato solo un bel sogno.
Dopo aver ricevuto da Enoch la Chiave di Arcadia, per volere del druido Trifoglio, la curiosità in me di esplorare quella Terra era tanta; volevo conoscerne l'essenza, scoprirne i segreti, leggerne le trame...così più e più volte mi recai là, attraversando maldestramente il Bosco d'Arcadia: di certo di me si può dire molto ma non che abbia senso dell'orientamento!
Così, evitati i pericoli del bosco, giunsi al bordo del burrone dal quale solo il vento, con la sua forza e la sua magia, mi portò dinnanzi al Portale...
Estrassi la Chiave dallo Scrigno e l’usai per aprire quel maestoso varco verso un’altra ‘dimensione’, ma non senza pronunciare le sacre frasi magiche e seguire scrupolosamente le indicazioni consigliatemi:
" ... E t I n A r c a d i a E g o... "
"Ricorda di sigillare il Portale e..."
"Bentornato in Arcadia"
Bentornata?
Come faceva a ricordarsi di me quando timida ed impacciata seguivo un gruppo di valenti compagni, guidato da Trifoglio, tanto ma tanto tempo prima? Eppure la sensazione di essere come a casa s’impadronì subito di me. Mi sentivo al sicuro come mai prima di allora…
Mi incamminai lungo le vie della Luna, ammirando estasiata ogni piccola cosa: le foglie sugli alberi, i vetri delle case, i buffi personaggi che mi seguivano nel mio percorso, i raggi del sole, i chicchi d’uva, il mare, il deserto, il vento, tutto e oltre!
Ogni piccolo ‘respiro’ di questa terra meravigliosa era il mio!
Ma uscire da essa era come ‘catapultarsi’ in una realtà sconosciuta, come morire, come perdere la serenità… poichè le corse, i diamanti, le rivalità che sono frutto del mondo esterno, in Arcadia erano suoni ovattati che man mano si disperdevano col vento!
Tornai più e più volte… spesso sola, altre volte accompagnata da persone a me care…ma ora so che quando cerco un posto, ove rimarginare le ferite dell’anima, il Portale di Arcadia si apre per me.
E cosi' eccomi qua dinnanzi all'ostessa a rigirare tra le mani questa bevanda calda, i cui colori variano da un giallo paglierino ad un ocra dorato e l'aroma non lascia alcun dubbio all'immaginazione.
L'unico cliente della Locanda e' Durfey, mi guarda e mi da' una pacca sulla spalla.
'Ehi Amberle...a che pensi?'
Mi ritrovo a narrare...
Ad un tratto davanti ai tuoi occhi vedi sbocciare sospesa a mezz'aria una splendida Rosa...
l'aspetto è Etereo come fosse forgiato in una terra di Sogni realizzati...
Non appena raggiunge il massimo splendore la Rosa svanisce così come era apparsa...
nella tua mente per un attimo ti è sembrato di aver visto le verdi Terre di Arcadia...
Tuttavia ti viene il dubbio che possa essere stato solo un bel sogno.
Dopo aver ricevuto da Enoch la Chiave di Arcadia, per volere del druido Trifoglio, la curiosità in me di esplorare quella Terra era tanta; volevo conoscerne l'essenza, scoprirne i segreti, leggerne le trame...così più e più volte mi recai là, attraversando maldestramente il Bosco d'Arcadia: di certo di me si può dire molto ma non che abbia senso dell'orientamento!
Così, evitati i pericoli del bosco, giunsi al bordo del burrone dal quale solo il vento, con la sua forza e la sua magia, mi portò dinnanzi al Portale...
Estrassi la Chiave dallo Scrigno e l’usai per aprire quel maestoso varco verso un’altra ‘dimensione’, ma non senza pronunciare le sacre frasi magiche e seguire scrupolosamente le indicazioni consigliatemi:
" ... E t I n A r c a d i a E g o... "
"Ricorda di sigillare il Portale e..."
"Bentornato in Arcadia"
Bentornata?
Come faceva a ricordarsi di me quando timida ed impacciata seguivo un gruppo di valenti compagni, guidato da Trifoglio, tanto ma tanto tempo prima? Eppure la sensazione di essere come a casa s’impadronì subito di me. Mi sentivo al sicuro come mai prima di allora…
Mi incamminai lungo le vie della Luna, ammirando estasiata ogni piccola cosa: le foglie sugli alberi, i vetri delle case, i buffi personaggi che mi seguivano nel mio percorso, i raggi del sole, i chicchi d’uva, il mare, il deserto, il vento, tutto e oltre!
Ogni piccolo ‘respiro’ di questa terra meravigliosa era il mio!
Ma uscire da essa era come ‘catapultarsi’ in una realtà sconosciuta, come morire, come perdere la serenità… poichè le corse, i diamanti, le rivalità che sono frutto del mondo esterno, in Arcadia erano suoni ovattati che man mano si disperdevano col vento!
Tornai più e più volte… spesso sola, altre volte accompagnata da persone a me care…ma ora so che quando cerco un posto, ove rimarginare le ferite dell’anima, il Portale di Arcadia si apre per me.