Il Vagabondo che cammina sulle terre di Alma

Questo Forum e' strettamente RPG, qualsiasi messaggio non attinente verra' spostato o cancellato.
Bloccato
Avatar utente
kelon
Iniziato
Messaggi: 31
Iscritto il: ven ago 09, 2013 3:40 pm
Classe: Guerriero

Il Vagabondo che cammina sulle terre di Alma

#1

Messaggio da kelon »

Il Vagabondo che cammina sulle terre di Alma

Quando, come me, sei un vagabondo… figlio di un esploratore umano: che non hai mai conosciuto,
e di una giovane sacerdotessa Drow che ti ha abbandonato infante per proteggerti dalle proprie evocazioni spettrali.
Be… quando sei come me, impari subito che il mondo che dovrai affrontare sarà pieno di fame, incertezza e pericoli mortali.
Impari che dovrai combattere per sopravvivere, e che non serve a nulla pregare.
Comprendi che saper maneggiare bene una spada fa la differenza tra essere un cavaliere riccamente equipaggiato, ma morto;
e uno vivo e combattivo, anche se solo vestito... di latta e cuoio.
Quando sei giovane e vuoi continuare a vivere, ti butti con arroganza contro il pericolo.
Forte… fiero… convinto di essere invincibile ed immortale.

Poi arriva il momento in cui sei a terra, senza forza, con le membra sanguinanti; ferite da pugnali di ladri che ti volevano rubare 5 luride monete.
Quando vedi i loro corpi immobili, appena squarciati dalla tua spada.
Quando senti in bocca il sapore del tuo sangue e l’odore della carne e dei visceri dei tuoi assalitori, che vedi sparsi sul lastricato di un vicolo umido e puzzolente.
Quando dopo giorni di incoscenza e di febbre alta, capisci che senza l’intervento di un abile Chierico drow (grazie ancora… Kadal),
che ti ha soccorso, nutrito e curato, saresti morto tra dolori spaventosi.
Capisci che è arrivato il momento di fermarsi ed imparare a usare la testa prima dell’acciaio.
Abbandoni l’orgoglio e la bramosia per cercare l’equilibrio e la bellezza.


Non ricordo quando approdai sul continente ed entrai per la prima volta dentro le mura di Alma, la capitale dei molti regni.
Ero un estraneo, e agli occhi degli abitanti apparivo come un straniero. Un giovane umano dalla pelle sfumata ed eterea, vestito di polvere e stracci…
con i capelli bianchi, raccolti in un codino dietro la nuca.
Avevo perso la sicurezza e la spavalderia dei primi anni della mia vita. Camminavo a testa bassa ignorando le persone.
Cercavo qualcosa…
I giorni passarono e qualcuno mi offri da mangiare. Trovai un alloggio e qualche lavoretto da poche monete che mi permise di sopravvivere.
Girovagando conobbi popolani, mercanti, prostitute e guerrieri. Cominciai a frequentare la locanda e ascoltai quello che nel regno si diceva.
Poi mi avventurai fuori città seguendo le strade polverose e nella locanda dell’elfo sgozzato, nella cantina, trovai il mio primo vero tesoro:
Un’ armatura di cuoio, degli stivali di drago e una spada arrugginita.
Non so perché, la impugnai e mentre raschiavo la polvere marrone, decisi che era venuto il momento di dimenticare il passato e di far pace con me stesso.
Ero un guerriero, avrei di nuovo usato l’acciaio, ma solo quando sarei stato in pericolo di vita, o avrei potuto evitare la morte di qualcun altro.

Verso la fine dell'estate, un'epidemia di vaiolo colpì la citta, causata dai coboldi che avevano invaso il dedalo oscuro dei sotteranei dei palazzi.
Cosi iniziai ad addentrarmi nelle cantine e nelle fogne della capitale, dando la caccia ai pestilenti musodicane.
Ricevetti una piccola ricompensa per ogni coboldo ucciso... ma le poche monete non bastavano nemmeno per pagarmi una birra e due pagnotte sfornate del rubizzo fornaio.
Ero arrivato qui alla ricerca di me stesso ma... fino ad ora avevo trovato soltanto fogne, escrementi umani e topi dal muso di cane.
In taverna mi avevano appioppato un nuovo titolo araldico: Kelon il cacciatore di topi di fogna...
Ero sconsolato.
Poi un giorno, mentre vagabondavo senza meta nel foro di Alma, incontrai una misteriosa drow,
ammantata in una rilucente veste del crepusolo, color verdementa.
Il portamento era fiero e sicuro. Era impossibile non notarla.
Si fermò… mi osservò attentamente e mi chiese: “Posso offrirti il mio aiuto. Hai bisogno di qualcosa?”
Rifiutai! Perche mai una Lady drow di alto lignaggio avrebbe dovuto interessarsi ad uno straniero cencioso.
Pensai che fosse un trucco, che un ladro mutaforma volesse derubarmi.
“Sono veramente una Lady drow” disse “mi chiamo Amberle. Non ti sto mentendo... se vuoi posso insegnarti… “
Sostenni il suo sguardo severo, che immediatamente si tramutò in un largo sorriso... e capìì che non mentiva.

Da quel giorno Lady Amberle l’ellcrys degli eleandil mi ha accolto come allievo e amico fraterno.
Mi ha insegnato i rudimenti del combattimento, mi ha protetto, spronato... e sostenuto tutte le volte che sono caduto in battaglia.
Spesso mi domando perché lo ha fatto.
E quale segreto cela quando, omettendo molti particolari, mi parla di lei e della sua potente casata.
Forse perché nelle mie vene scorre il sangue imbastardito della sua stessa razza drow?
Forse perchè il marchio di Maabrash, che nasconde con tanta cura sulla sua schiena, su di me non ha potere,
come non avevano potere le evocazioni minori di mia madre.
O più semplicemente perche ha colto nei miei occhi la paura, lo smarrimento e l'impreparazione.
Non lo saprò mai… ma infondo non mi importa.

Ora mi sento a casa.
Ora ho trovato un mio equilibrio.
Ora sono un allievo ma anche un Vagabondo che cammina nelle terre di Alma, in cerca di tesori, sapere e conoscenza.
Un cavaliere che combatte al richiamo del vessillo dell'albero d'argento dalla chioma cremisi.
Spesso cavalco nel cielo trasportato dalle creature volanti degli Aviani.
A volte cammino scalzo per sentire il calore della terra mentre risalgo le cime delle alpi, o mi addentro in paludi o foreste tenebrose.
Combatto scheletri, zombi, giganti e golem... e non dimentico di passare a trovare kadal che sa darmi ottimi consigli e cura la mie ferite.
Altre volte, mi unisco a gruppi di avventurieri e mi getto nella mischia assieme a vampiri, cavalieri o mercenari bramosi di diamanti e gemme.
Ma nei caldi pomeriggi mi fermo ad osservare l’acqua zampillante dalla grande fontana di Alma
e la sera adoro sedere vicino alla mia Lady ad ascoltare i suoi racconti di Dei, grandi imprese e città meravigliose.

Be si.. so benissimo che la mia e una storia ordinaria.
I libri che raccontano delle esplorazioni di mio padre, nelle terre esotiche di Chanta,Tiria ed Elona, di me non dicono nulla.
I bardi non conoscono il mio nome, ma cantano di mia madre, delle sue evocazioni demoniache, della conquista di Aden
e di quando uccise Freya la regina dei ghiacci, impossessandosi della sua collana e del suo regno.
Eppure non temo nel raccontarvi la mia storia.
Cammino in queste terre meravigliose e sconosciute alla ricerca di un senso, come quello contenuto in queste parole mature di Lady Amberle:
“Non sempre la vita ha il finale che noi ci aspettiamo.”

Dimenticavo: ho imparato a pregare la Dea, e le mie preghiere sono state ascoltate!
Ma questa è un’altra storia.
Ultima modifica di kelon il mer ago 28, 2013 1:16 pm, modificato 9 volte in totale.
Avatar utente
Amberle
Cadetto
Messaggi: 73
Iscritto il: mar lug 30, 2013 8:39 pm
Classe: Mu/Cl

Re: Il Vagabondo che cammina sulle terre di Alma

#2

Messaggio da Amberle »

Caro amico Kelon,

non dovete certo tenermi tanto in 'gloria' io ho fatto quello che il fato mi suggeriva.
Ho visto un giovane avventuriero solo per le terre e ho creduto di poterlo aiutare. Ora quel giovane e' maturato e con onore sa distinguersi fra tanti.

Vi raccomando cmq sempre di pregare gli Dei, poiche' se il mondo ci sorride molte volte e' merito loro.
Amberle l'Ellcrys degli Eleandil
Bloccato