Diario di un esule

di DRACULA

(04/08/1995)

Vergato nel silenzio della mia stanza ad Alma...

Amici miei,
nonostante le diversità fra i mondi, lo spirito degli avventurieri non cambia molto...
Ho trovato amici potenti che mi hanno aiutato e finalmente sento la forza tornare a scorrere nelle mie vene come un tempo...
È strano... nella transizione avevo dimenticato tutto ciò di cui ero a conoscenza... ora mi accorgo di reimparare incantesimi un tempo ben noti, ma anche di scoprirne di insospettati... potrebbe piacermi questo mondo.

Accompagnato da una potente paladina, ho esplorato una città che ho presto scoperto di conoscere dalla mia vita precedente, Old Thalos... ed ho reincontrato il nemico di un tempo, il Beholder, pronto come sempre a cadere sotto l'attacco delle spade, anche se per motivi che mi sono sconosciuti sento una potenza superiore che mi impedisce di rivolgergli contro il potere degli antichi incantesimi...

Non so se sia stato l'urlo di agonia del Beholder... o forse i versi spaventati delle Lamia... ma all'improvviso un ricordo mi ha colpito con la potenza di un fulmine... MIO FIGLIO!!!

L'incontro con un antico sacerdote di Midgaard aveva profondamente modificato la mia visione del mondo... odiato e temuto dai viventi, ero sempre stato un solitario che mieteva le sue vittime nel buio, ma il vecchio Red aveva acceso in me un desiderio nuovo: la brama di essere "utile" al mondo nel quale vivevo... ed ecco il Vampiro più temuto della terra accogliere a braccia aperte giovani inesperti, che un tempo avrebbe guardato morire con gioia, per insegnare loro le astuzie apprese in anni di uccisioni... pronto ad accorrere alle richieste di aiuto... disposto anche a giocare con i bambini, offrendo loro premi per facili missioni o per essere riusciti a trovare il luogo dove era nascosto un oggetto...

Un giorno, accorrendo alla richiesta di aiuto di una giovane sacerdotessa, trovai un giovane guerriero morente... straziato dal Beholder, il suo corpo giaceva ormai quasi senza vita... Spinsi i miei pensieri dentro la sua mente, nel tentativo di aiutarlo nel sempre difficile passaggio tra due diversi livelli del Karma e con mio stupore la trovai distrutta dal terrore infuso dall'occhio malvagio del nemico...

Credo che ciò che feci sia, per un Vampiro, l'unico vero atto d'amore concesso... il dono di una nuova vita, possibile un'unica volta nel corso di tutti i livelli del Karma di un'esistenza...

Distaccai una parte del mio essere che penetrò in quel corpo straziato, trovò ricordi smembrati e cercò di ricostruirli... diede nuova vita al corpo... e finalmente quel giovane guerriero riaprì gli occhi, mi vide e mormorò una parola che mai... MAI potrò dimenticare... "Grazie... ora io sono tuo figlio, Padre mio"...

Da allora, quando dormivo nella mia tomba oscura, lasciavo la mia mente vagare con lui, assaporando la diversa gioia dell'uccisione del nemico con la sola forza del braccio... mai combattendo al suo fianco, ben conscio della LEGGE che regola le nostre esistenza che recita che "esseri generati dalla stessa mente non potranno mai unirsi in combattimento, pena la loro distruzione", ma sempre vivendo l'estasi e la paura col mio adorato figlio...

Thror, figlio mio, la mia mente non riesce a raggiungerti ora... mi chiedo se la tua esistenza continui, ma ne dubito... mai nella storia della dinastia dei Wamphiry padre e figlio furono separati da una così immensa distanza... più probabile è che ora tu giaccia immoto nel freddo della mia dimora...

Non so se mai riuscirò a toccare la tua mente di nuovo... a renderti partecipe di ciò che mi sta accadendo... ma se sarà possibile, o se queste pagine dovessero in qualche modo raggiungerti, voglio che tu sappia che il mio cuore non ha mai smesso di essere con te...

Il mio cuore ha conosciuto la bontà, e l'amore per un figlio forse perduto lo scalda come non mai... anche per te ricorderò... e narrerò anche le tue avventure, perché, per quanto lontani, Padre e Figlio non possono venir separati.

Dracula the exiled Prince of Darkness