di Rhea
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La piramide del faraone Akinra è una zona che si presta all’esplorazione e può essere affrontata già da un gruppo di accorti avventurieri di media esperienza. Le antiche rovine circostanti, in realtà, non presentano reali pericoli, ma l’interno della monumentale tomba può riservare delle insidie.

1) Politica
La storia ci viene in aiuto:
“Grande fu il regno di Akinra. Il … Dio porto’ al suo impero
grande … e potere. O infedele che leggi queste scritte e
dissacri questo luogo santo attento! Lascia ora questa dimora
o sii maledetto per sempre.
Le piu’ grandi ricchezze e reliquie di Akinra giacciono nella
sua tomba per essere ritrovate nel suo regno et… I guardiani
della piramide non permetteranno che tu te ne appropri e ti
perseguiteranno in eterno.
Soffri la sconfitta e m…”
Queste parole sono la traduzione di alcuni geroglifici trovati sul pavimento all’interno della piramide. Al momento quel che resta del grande faraone è il suo Spettro, che vive rintanato nel Labirinto Antico, e la sua mummia, nascosta nel sarcofago. Il tempo del faraone Akinra è finito ormai da secoli, ma a quanto pare in questa zona è ancora lui a detenere il potere. Dai dipinti presenti nella piramide e nel labirinto (vedi sotto) e dalla sensazione che emanano le pietre stesse della struttura, si può desumere che Akinra non fosse di indole buona: il suo spirito è ancora presente nell’antico labirinto, tristemente condannato a subire il male delle sue azioni, che ora si riflette su di lui.

2) Religione
Diversi seguaci del culto del Dio Anubis popolano attualmente le rovine dell’antica città, ancora disposti ad adorare il Dio dal corpo d’uomo e la testa di sciacallo. Egli è il dio della mummificazione e dei morti: accompagna i morti nel viaggio dell’aldilà, supervisiona l’imbalsamazione, officia il rito dell’apertura della bocca e e protegge e difende il defunto nel suo percoso. Egli anticamente era il giudice delle anime nella terra desertica che circonda la grande piramide e pare che ancora oggi i morti vengano giudicati da lui. I seguaci di Anubis sono costantemente seguiti da uno stuolo di sottoposti, creature poco raccomandabili quali scarafaggi, serpenti, scheletri e hobgoblin del tutto disinteressati ai passanti.
All’interno della piramide si trova anche l’Altare del Dio Sole Ra, secondo la civiltà che qui viveva il creatore del genere umano. Secondo le credenze del popolo egizio, il faraone era figlio di Ra e pertanto anche lui era venerato come un Dio.
E’ da menzionare inoltre la presenza della Figlia della Sfinge, una donna vestita di serpenti con lunghi capelli neri e sguardo magnetico che si aggira nelle antiche rovine assieme ai seguaci del dio Anubis. Per la religione egizia, la Sfinge era considerata la rappresentazione idealizzata del sovrano, e assumeva una funzione di vigilanza e protezione.
In un ripostiglio all’interno della piramide si possono trovare delle reliquie della religione praticata nel deserto: candele, vesti, incensi e piccoli pugnali di pietra (troppo piccoli per essere utili a scopi diversi da quello rituale). E’ interessante soffermarsi a guardare gli attrezzi che venivano usati per la mummificazione, rito importantissimo nel culto religioso egizio: nella piramide si trovano ancora forcipi (che servivano a estrarre il cervello dal naso del mummificato), vari vasi vuoti da riempire con gli organi del defunto e bende di lino. Anche il tesoro che il defunto portava con sè nell’aldilà aveva la sua importanza religiosa: più esso era ricco, meglio si credeva che l’anima del trapassato venisse accolta.

3) Clima
La piramide si trova in un’area desertica, dove il clima presenta un caldo attanagliante di giorno e temperature rigidissime durante la notte. Bisogna prestare particolare attenzione alle tempeste di sabbia che possono essere davvero violente; generalmente si vedono arrivare da oriente.
Diverso discorso per quanto riguarda l’interno della piramide: qui le spesse pareti di pietra fungono da isolante rispetto all’esterno, cosicchè all’interno la temperatura si abbassa drasticamente… anche a causa del freddo sentore di morte che aleggia nell’aria.

4) Arte
La principale attrattiva artistica della piramide è il Sarcofago del Faraone Akinra, celato dal più grezzo cugino presente nella sala d’entrata: quello facilmente accessibile è incastonato con zaffiri, mentre l’altro è fatto d’oro puro, intarsiato con diamanti che raffigurano scene della vita terrena del faraone. E’ sicuramente un manufatto antichissimo, forgiato da artigiani di impareggiabile bravura, probabilmente decapitati subito dopo la costruzione del manufatto affinchè non potessero mai più creare qualcosa di così bello, secondo le usanze egizie.
Interessanti da osservare anche le statue, a cominciare da quella della Sfinge che torreggia in cima alla piramide. Nella sala con l’altare del Dio Ra si può ammirare, invece, un’enorme statua del faraone Akinra (quando i soliti vandali non decidono di farla a pezzi raggiungendola tramite un portale magico), mentre nella sala principale della tomba, attorno al grande sarcofago, si possono osservare le statue degli adoratori del faraone, raffigurati in ginocchio rivolti verso la tomba. Anche i tre golem (di ferro, di pietra e di argilla) possono essere interessanti ai fini di una visita turistica, così come l’immagine di un diavolo dagli occhi fiameggianti che compare sulla botola che conduce al labirinto del faraone.
Per quanto riguarda dipinti e mosaici, è importante parlare dei geroglifici che adornano sia la sala con l’altare del Dio Ra (dove troviamo l’ammonimento a chi cerca di profanare il sacro luogo), sia quelli presenti nel corridoio del livello inferiore: le scene dapprima raffigurano l’impero di Akinra all’apice del suo splendore, per poi mutare drasticamente alla fine del corridoio, dove si trova la botola sopraccitata, dove si vedono immagini di morte e dolore mentre esseri demoniaci torturano crudelmente eroi egizi. Nel labirinto del faraone, nel livello più basso della piramide, si trova un unico dipinto che ritrae una strana figura evanescente in un vicolo cieco; pare che lo spettro del faraone trascorra qui l’eternità, dove il male delle sue azioni gli si ritorce contro.

5) Architettura
Il tempo, aiutato dalla sabbia del deserto, ha ricoperto ed eroso la città, lasciandola in rovina. Lungo la strada antica, ormai poco più di una pietraia, si possono ammirare le mura ancora incredibilmente intatte di grandiosi palazzi, ma nulla di più. Aggirarsi tra le rovine può essere interessante, ma si rischia di perdere l’orientamento dato che sembra sempre di girare in tondo.
Pare che l’erosione della sabbia non sia riuscita a scalfire in nessun modo, però, l’antica piramide che si erge ancora intatta davanti alla collina degli antichi, proprio sopra alle rovine. L’unico modo ora possibile per entrare all’interno della piramide è il passaggio attraverso una pericolante fune di collegamento che porta al lato ovest della struttura. Qui sono state rimosse alcune pietre accanto alla coda della Sfinge, creando un pertugio verso la sala dell’Altare del Dio Ra. Certamente la costruzione di quest’opera ingegneristica di altissimo livello è costata lo sforzo (e probabilmente la vita) di moltissime persone: all’interno una serie di botole efficacemente chiuse da chiavi nascoste in varie zone della piramide rende difficile l’esplorazione e la struttura è realizzata in modo da consentire un’unica e nascosta via d’uscita che conduce alla collina degli antichi.

6) Strade e collegamenti
Ormai non vi è più alcuna strada che conduca direttamente a quest’area del mondo: essa è situata all’estremità nordoccidentale del deserto meridionale, vicino al Mare Occidentale. L’unico modo per raggiungerla è attraversare il mare e cercare i resti dell’antica strada che parte dall’entroterra sabbioso, ma le dune possono condurre in inganno e far perdere l’incauto esploratore. Il labirinto antico, inoltre, è un luogo assai frequentato in determinati momenti della giornata da gruppi di espertissimi eroi che si calano nel pozzo: forse un tempo da esso si attingeva acqua, ma ora… E’ talmente profondo che non si ode alcun suono lanciandoci dentro una pietra… Si dice che sia un collegamento direttamente con l’Abisso!

7) Geografia
La piramide e il labirinto si trovano immersi nel deserto: non si trovano nè flora, nè fauna nè tantomeno corsi d’acqua. Le dune di sabbia, inoltre sono in balia del vento e spesso si muovono, causando un po’ di disorientamento a chi si avventura senza conoscere bene la zona. In linea generale a nord si trova il Mare Occidentale, ad est e a sud il conosciuto deserto meridionale e ad ovest continuano le dune di un deserto ancora sconosciuto.

8) Turismo
La piramide è una zona abbastanza frequentata, del resto il tesoro di un faraone non può che essere una preda ambita per avventurieri in cerca di oro e pietre preziose… E’ da ricordare inoltre la già citata possibilità di raggiungere l’Abisso attraverso il pozzo del Labirinto Antico.

9) Informazioni varie
Quest’area non offre possibilità di ristoro o pernottamento, pertanto si consiglia di rifornirsi di un’adeguata scorta di vivande prima di intraprendere l’esplorazione. E’ sempre opportuno evitare di saltar giù dalla cima della piramide, la fine è certa: il vento carico di sabbia rende vano ogni incantesimo di volo e l’incauto che tenta il balzo finisce inevitabilmente spiaccicato nel deserto come uno scarafaggio!
Si raccomanda inoltre di prestare attenzione mentre si procede nei corridoi del labirinto del faraone poichè in quella zona vaga un mostro rugginoso, sempre affamato di metallo, in grado di sciogliere nell’acido gli oggetti con cui viene a contatto; fortunatamente si tratta più di un fastidioso incontro che di una reale minaccia: questa creatura cade con due colpi di spada. Particolare prudenza è consigliata nell’affrontare lo Spettro del Faraone; egli è pacifico, ma se attaccato si nutre dell’essenza vitale dei mortali che lo combattono.