Il Calderone delle Idee


 


I Quindici Comandamenti

di KAZZUYA

(25 ottobre 2005)

(Un promemoria per la Gilda dei Filosofi, 25 ottobre 2005)

 

Dopo aver inviato l'ultima sua composizione Karaoke, Astarco scrive:

" ...non voglio dar troppo lavoro a Rhea ma che volete farci...volete mica che mi metta a studiare più del dovuto? =)"
 
Risponde Kazzuya:
 
   
I

Io sono il Signore, tuo Dio, che ti ho fatto uscire dalla terra d'Egitto, in schiavitù.

   
II

Non avrai altri dèi all'infuori di me. Non ti farai idolo né immagine alcuna di ciò che è lassù nel cielo né di ciò che è quaggiù sulla terra, né di ciò che è nelle acque sotto la terra. Non ti prostrerai davanti a loro e non li servirai. Perché io, il Signore, sono il tuo Dio, un Dio geloso, che punisce la colpa dei padri nei figli fino alla terza e alla quarta generazione, per coloro che mi odiano,ma che dimostra il suo favore fino a mille generazioni,per quelli che mi amano e osservano i miei comandamenti.

   
III

Non pronuncerai invano il nome del Signore, tuo Dio, perché il Signore non lascerà impunito chi pronuncia il suo nome invano.

   
IV

Ricordati del giorno di sabato per santificarlo: sei giorni faticherai e farai ogni tuo lavoro; ma il settimo giorno è il sabato in onore del

Signore, tuo Dio: tu non farai alcun lavoro, né tu, né tuo figlio, né tua figlia, né il tuo schiavo, né la tua schiava, né il tuo bestiame, né il forestiero che dimora presso di te. Perché in sei giorni il Signore ha fatto il cielo e la terra e il mare e quanto è in essi, ma si è riposato il giorno settimo. Perciò il Signore ha benedetto il giorno di sabato e lo ha dichiarato sacro.

   
V Onora tuo padre e tua madre, perché si prolunghino i tuoi giorni nel paese che ti dà il Signore, tuo Dio.
   
VI

Non uccidere.

   
VII

Non commettere adulterio.

   
VIII

Non rubare.

   
IX

Non pronunciare falsa testimonianza contro il tuo prossimo.

   
X

Non desiderare la casa del tuo prossimo. Non desiderare la moglie del tuo prossimo, né il suo schiavo, né la sua schiava, né il suo bue, né il suo asino, né alcuna cosa che appartenga al tuo prossimo.

   

 

 

E fin qui li sapete tutti, quel che non sapete è che in realtà le tavole erano 3 e XV i comandamenti(vedi Mel Brooks)

 

   
XI

Non discutere mai con un idiota, potrei non notare la differenza.

   
XII

Non recarti sulla cima di una montagna con un lungo palo d'acciaio, non mi piace, e se lo fai vedrai cosa ti succede.

   
XIII

Non farti il bagno subito dopo mangiato.

   
XIV

Non scrivermi preghiere pisciando nella neve, non è simpatico.

   
XV Dai a Rhea più lavoro che puoi.
   

 

Kazzuya


 

 


 

 

La grafica ed i contenuti di queste pagine non possono essere riprodotti senza autorizzazione.
Questo sito non ha alcuno scopo di lucro.

 

Il sito della Gilda dei Filosofi è gestito da Rhea.